IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  l'art.  107,  comma  1,  lettera c), del decreto legislativo
31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
14 ottobre  2005,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato  lo stato di
emergenza   in  ordine  alle  eccezionali  precipitazioni  meteoriche
verificatesi  il giorno 9 settembre 2005 nel territorio della regione
autonoma Friuli-Venezia Giulia;
  Considerato  che,  a  seguito dei predetti fenomeni atmosferici, si
sono  verificati  esondazioni  dei corsi d'acqua, allagamenti e danni
alla  viabilita', alle abitazioni ed alle infrastrutture, nonche' una
situazione di grave pericolo per la pubblica e privata incolumita';
  Ravvisata  la  necessita' di disporre l'attuazione degli interventi
urgenti   finalizzati   a   fronteggiare  l'emergenza  nei  territori
alluvionati,  consentendo la ripresa delle normali condizioni di vita
delle  popolazioni  ed il riavvio delle attivita' produttive, nonche'
la  messa  in  sicurezza  dei territori e delle strutture interessati
dall'evento in questione;
  Vista  la  direttiva  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri
22 ottobre  2004,  recante «Indirizzi in materia di protezione civile
in  relazione  all'attivita'  contrattuale  riguardante  gli  appalti
pubblici   di   lavori,   di   servizi  e  di  forniture  di  rilievo
comunitario»;
  D'intesa con la regione autonoma Friuli-Venezia Giulia;
  Su proposta del Capo del dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  L'assessore  alla  protezione  civile  della  regione  autonoma
Friuli-Venezia  Giulia  Gianfranco  Moretton  e' nominato Commissario
delegato  per il superamento dell'emergenza derivante dagli eventi di
cui in premessa.
  2.   Il  Commissario  delegato  previa  individuazione  dei  comuni
danneggiati  dagli  eventi  calamitosi del 9 settembre 2005, provvede
all'accertamento  dei  danni,  a rimuovere le situazioni di pericolo,
nonche'  all'adozione  di  tutte  le necessarie ed urgenti iniziative
volte  a  fronteggiare i danni conseguenti agli eventi alluvionali di
cui  al  decreto  del Presidente del Consiglio dei Ministri citato in
premessa.
  3. Il Commissario delegato provvede in particolare:
    a) al ripristino e alla messa in sicurezza del territorio e delle
infrastrutture  pubbliche  danneggiate, nonche' alla realizzazione di
adeguati  interventi  ed  opere di prevenzione dei rischi connessi ai
dissesti  idrogeologici;  gli  interventi di cui al presente articolo
sono dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilita';
    b) all'erogazione  di  contributi  per la ripresa delle attivita'
produttive  e  per  il  ristoro dei danni ai beni immobili ed ai beni
mobili, finalizzate a garantire il ritorno alle normali condizioni di
vita  delle  popolazioni  interessate dai predetti eventi calamitosi,
secondo modalita' attuative fissate con provvedimenti dal commissario
delegato, sulla base di quanto disposto dall'art. 3.
  4.  Il  Commissario  delegato,  nei  limiti  delle somme assegnate,
predispone,  entro  trenta  giorni  dalla data di pubblicazione della
presente   ordinanza   nella   Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana, un piano di interventi straordinari per le finalita' di cui
al comma 3, lettera a), con il relativo cronoprogramma.
  5.  Gli  interventi  di  cui  ai  commi 2 e 3 sono realizzati anche
avvalendosi,   in   qualita'   di   soggetti  attuatori,  dei  comuni
interessati  dai  predetti  eventi alluvionali, i quali agiscono, per
quanto  concerne  l'attivita'  di  gestione, sulla base di specifiche
direttive impartite dal medesimo commissario delegato.
  6.  Il  Commissario  delegato, per gli adempimenti conseguenti alla
presente  ordinanza  puo'  avvalersi delle strutture regionali, della
collaborazione  degli  enti  territoriali  e non territoriali e delle
amministrazioni  periferiche  dello  Stato,  nonche'  di  uno  o piu'
soggetti attuatori cui affidare specifici settori di intervento.